Tariffa elettrica dedicata D1
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COS'È LA TARIFFA D1
La tariffa D1 è una tariffa dedicata alle pompe di calore elettriche in vigore dal 1 luglio 2014, data dalla quale gli utenti che utilizzano le pompe di calore come unico sistema di riscaldamento possono richiedere l’accesso a questa nuova tariffa, più vantaggiosa delle classiche D2 e D3.
REQUISITI
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Oltre che alla pompa di calore, la D1 si applica a tutti gli elettrodomestici dell’abitazione.
La fase di sperimentazione iniziale è stata prorogata fino al 31/12/2016 purchè i clienti rispettino i seguenti requisiti:
- Devono essere clienti titolari di utenze elettriche cosiddette domestiche. Non possono avere accesso alla D1 i condomìni e gli utenti del terziario, dove viene applicata la tariffa BT;
- Devono avere un contatore elettronico telegestito (ampiamente diffuso tra gli utenti elettrici) e devono già avere un contratto di fornitura elettrica. È necessario verificare che il proprio venditore aderisca alla sperimentazione della tariffa D1;
- Devono utilizzare la pompa di calore per il riscaldamento della propria abitazione di residenza anagrafica: non è possibile richiedere la tariffa D1 per le seconde case
Soddisfatti i requisiti relativi all’utenza, per avere diritto alla D1 è necessario rispettare quelli riferiti all’apparecchiatura:
- La pompa di calore deve essere l’unico sistema di riscaldamento, ovvero non è ammessa l’integrazione con una caldaia
- La pompa di calore deve essere elettrica e deve rispettare determinati requisiti prestazionali minimi, gli stessi che vengono richiesti per accedere all’Ecobonus per la riqualificazione energetica. Ciò significa che chi ha usufruito degli incentivi del 65% può richiedere la D1;
- Anche chi in passato ha installato una pompa di calore che rispetta i requisiti di cui sopra può richiedere la tariffa D1, ma solo se la pompa di calore è entrata in funzione dopo il 1 gennaio 2008. Per installazioni più “vecchie” non è possibile richiedere la D1;
COME INOLTRARE LA RICHIESTA DELLA TARIFFA D1:
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È necessario contattare il proprio fornitore che invierà il modulo per l’inoltro della richiesta.
Il modulo deve essere compilato in tutte le sue parti (dati anagrafici dell’utente, residenza anagrafica, dati sulla fornitura elettrica in corso desumibile dalla bolletta) e deve essere indirizzato al venditore di energia con cui l’utente ha un contratto di fornitura elettrica. Per ragioni statistiche, nel modulo vengono richiesti anche alcuni dati relativi all’abitazione e alla tipologia di apparecchi presenti e se l’utente ha usufruito degli incentivi per l’acquisto della pompa di calore.
Passare alla nuova tariffa non ha costi e non è vincolante, è possibile ricambiare tariffa in qualsiasi momento. Una volta usciti però dalla sperimentazione non sarà più possibile accedervi in futuro.
QUALCHE DOMANDA ?
[image:image-3] In cosa la nuova tariffa D1 è diversa?
Il prezzo dell'energia elettrica per gli utenti domestici italiani è definito sommando tre corrispettivi:
- un corrispettivo fisso (definito in centesimi di euro/anno);
- un corrispettivo di potenza
- un corrispettivo variabile in funzione dei consumi effettivi (in centesimi di euro/kWh).
Le tariffe domestiche attualmente in vigore (chiamate D2 e D3) prevedono che quest'ultima componente variabile abbia un valore crescente con i consumi e risultano quindi "progressive": più consumi, più paghi ogni kWh consumato; i clienti con alti livelli di consumo annuo sono dunque i più penalizzati dall'attuale struttura tariffaria progressiva, con bollette elettriche che crescono più che proporzionalmente all'incremento dei consumi.
Al contrario, la tariffa D1 prevede che ogni kWh sia pagato sempre uguale, indipendentemente dal volume di consumo annuo; a titolo esemplificativo, si veda il grafico, relativo al caso di utenti con potenza impegnata fino a 3 kW.
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