Newsletter marzo 2022 - Impianto fotovoltaico: quanto costa e quanto si risparmia in bolletta? - AEF

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Impianto fotovoltaico: quanto costa e quanto si risparmia in bolletta?

L’aumento delle bollette che sta interessando l’intera popolazione italiana ha portato a un grande interesse verso l’impianto fotovoltaico, già preso in considerazione da migliaia di famiglie negli ultimi anni. Ma quando ci si avvicina a questo mondo le domande sono moltissime: qual è il costo di un impianto fotovoltaico e quanto fa risparmiare in bolletta? Quanta energia produce e ne vale la pena? Facciamo un po’ di chiarezza.
Come funziona un impianto fotovoltaico?
L’impianto fotovoltaico è un impianto elettrico – formato dalle celle fotovoltaiche e dagli inverter – che sfrutta la luce solare per produrre energia mediante l’effetto fotovoltaico. Quest’ultimo avviene quando un fotone colpisce la cella fotovoltaica e la sua energia viene trasferita agli elettroni presenti sulle celle in silicio. Gli elettroni producono corrente elettrica continua e l’inverter dell’impianto ha il compito di trasformarla in corrente alternata da poter utilizzare per alimentare l’abitazione. La corrente, oltre ad alimentare tutti i dispositivi elettrici all’interno della casa – dagli elettrodomestici alle lampadine – può essere destinata a ricaricare delle batterie di accumulo, per poter sfruttare l’energia in un secondo momento.
Qual è il costo di un impianto fotovoltaico?
A questa domanda non c’è una risposta unica e definitiva, poiché molti fattori incidono sul costo finale. Innanzitutto dipende dalla provenienza dei pannelli fotovoltaici: ci sono aziende che decidono di fabbricare e assemblare fuori dall’Europa, con costi inferiori; aziende che mantengono solo l’assemblaggio in Europa, con prezzi più alti e infine aziende che producono e assemblano nel nostro continente, con un conseguente aumento ulteriore dei costi.
Influisce anche il materiale: come per qualsiasi settore del mercato, non esiste solo un tipo di prodotto. Il silicio, in particolare, può essere di tipi differenti e quindi portare a variazioni di prezzo. Oltre al tipo di silicio, è da considerare anche l’efficienza del pannello fotovoltaico. Ovviamente un modulo ad alta efficienza, che raggiunge una potenza elevata, costerà di più rispetto a un pannello meno efficiente.
A questo si aggiunge poi il costo della struttura portante sulla quale si installano i pannelli fotovoltaici, che sicuramente non posso essere semplicemente appoggiati su un tetto o sul giardino. Solitamente i pannelli vengono installati sul tetto, seguendone l’inclinazione, e quest’installazione è quella meno costosa.
L’impianto a terra è quello più costoso, poiché è necessario ancorare bene i pannelli e la struttura al terreno, solitamente un campo o un grande giardino. Inoltre in questi casi spesso si utilizzano delle strutture in grado di seguire il sole, come fanno i girasoli, ruotando nell’arco della giornata per catturare più luce possibile: questo aumenta ovviamente i costi.
Per poter convertire l’energia continua in alternata è necessario utilizzare l’inverter. Anche questo ha ovviamente un costo e cambia in base a quanto è avanzato e tecnologico: alcuni infatti consentono di tenere monitorata la produzione di energia tramite smartphone. È necessario poi un sistema di accumulo, dove poter immagazzinare l’energia non utilizzata per poter alimentare l’abitazione la sera e la notte. Al costo totale poi si deve aggiungere altri costi come la mano d’opera e i cavi elettrici.
In totale, il prezzo medio di un impianto fotovoltaico va dai 1500 ai 2500 euro per kW, quindi un impianto da 6kW – adatto per una famiglia da 4 a 6 persone – costerà da 9000 a 15000 euro circa, con il sistema di accumulo escluso. Con quest’ultimo si può arrivare anche a 25.000 euro.
Impianto fotovoltaico: il costo è una spesa o un investimento?
Ora che abbiamo analizzato i costi di un impianto fotovoltaico, è importante comprendere i vantaggi di questo sistema. I pannelli solari consentono di produrre energia e quindi alimentare la propria abitazione o azienda, quindi gli elettrodomestici e gli altri apparecchi sfrutteranno quest’energia come prima fonte. Nel caso in cui non fosse abbastanza, gli apparecchi accederanno ai sistemi di accumulo e come ultima spiaggia assorbiranno l’energia dalla rete pubblica, a pagamento.
Finché l’energia erogata dall’impianto fotovoltaico sarà abbastanza, il contatore non addebiterà alcun kWh consumato dalla rete pubblica e questo comporterà un enorme risparmio in bolletta. Inoltre spesso il sistema produrrà dell’energia che non verrà sfruttata: immaginiamo una coppia che utilizza la propria abitazione solo la sera dopo l’orario di lavoro. Quest’energia può essere “venduta” – in realtà si tratta più di uno scambio – alla rete a circa 0,10€ ogni kWh. Questo può servire per recuperare i costi in bolletta quando arriverà invece l’occasione di prendere l’energia dalla rete pubblica poiché quella prodotta non sarà sufficiente. Poiché questi impianti sono molto duraturi, la spesa iniziale è un vero e proprio investimento. Considerando che è possibile recuperare il costo iniziale in circa 5-6 anni, infatti, i restanti decenni sono solo risparmi da tutti i punti di vista.
Oltre a risparmiare nella bolletta, l’impianto fotovoltaico gode di alcuni incentivi che permettono di ammortizzare il costo:
- Superbonus 110% su 5 anni
- Detrazione fiscale al 50%, prorogata fino alla fine del 2024, che consente di detrarre la metà della spesa in 10 anni
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