Newsletter maggio 2021 - Il solare fotovoltaico continua a stupire: l’energia più economica del mondo - AEF

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Il solare fotovoltaico, sottovalutato  nelle previsioni dei migliori analisti mondiali, sta frantumando ogni  record. Come ha fatto?

Nel 2000, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) fece una  previsione: entro il 2020, il mondo avrebbe installato un totale di 18  gigawatt di solare fotovoltaico. Nel 2007, solo sette anni dopo, 18  gigawatt di energia solare furono installati nell’arco di 12 mesi.
Da quando l’agenzia è stata fondata nel 1974, l’annuale World Energy Outlook è stato un documento di previsioni indispensabile per i responsabili politici di tutto il mondo: eppure, dal 2000 continua a sbagliare tutto sulla crescita delle rinnovabili. Specie la forma di energia che viene dal sole.
La IEA, non solo ha sottovalutato l’adozione di energia  solare ed eolica, ma ha enormemente sopravvalutato la domanda di carbone  e petrolio.
Jenny Chase, responsabile dell’analisi sul solare  fotovoltaico presso BloombergNEF, dice: “Quando ho ottenuto questo  lavoro nel 2005, pensavo che forse un giorno l’energia solare avrebbe  fornito l’1% dell’elettricità mondiale. Ora è del 3%. La nostra  previsione ufficiale è che sarà del 23% entro il 2050, ma è  completamente sottostimata”.
Nel migliore dei casi è un limite dei modelli adottati. La maggior  parte di loro è stata impostata in previsione di modifiche leggere ai  sistemi energetici. Non ha tenuto conto di un dato, evidentemente: ogni volta che si raddoppia la capacità di produzione, il costo dell’energia solare da fotovoltaico scende del 28%.
Siamo arrivati ​​al punto in cui  il solare è la fonte di energia più economica al mondo nella maggior  parte dei luoghi. Ciò significa che i modelli hanno previsto scenari che  oggi sono totalmente cambiati.
Di fatto, la cella solare fu inventata nel 1940 quando Russell Shoemaker Ohl,  ricercatore dei Bell Labs, notò che un campione di silicio incrinato  produceva una corrente quando esposto alla luce. Per più di 30 anni non  ci furono grandi progressi, poi un giorno arrivò un signore chiamato Martin Green, un giovane professore australiano di ingegneria che nel 1975 avviò un gruppo di ricerca sul solare fotovoltaico. I suoi primi esperimenti, fatti con un solo studente di dottorato,  puntavano a trovare modi per aumentare la tensione elettrica sulle prime  celle solare. Pian piano, iniziarono a macinare record su record. La  NASA aveva un progetto affidato a sei aziende: il piccolo gruppo di  Green superò tutte e 6 le grandi concorrenti. Il passo successivo fu la costruzione di celle di migliore qualità. Nel  1983, questi sforzi fruttarono il record mondiale di efficienza. Per 30  dei successivi 38 anni Green avrebbe battuto quel record. Nei primissimi anni del settore, la saggezza diffusa era stata che un  tasso di conversione del 20% sarebbe stato il limite oltre il quale il  solare fotovoltaico non sarebbe mai andato. Nel 1989 proprio Green  costruì il primo pannello solare completo in grado di funzionare al 20%  di efficienza. Fu un traguardo psicologico formidabile. La prima, vera rivoluzione nel settore. E nel 2015 l’ultimo traguardo ottenuto dal team di Green fissò il tasso di conversione del solare fotovoltaico al 40,6%.
Da questa continua rincorsa di record sarebbe nata la staffetta degli  anni successivi. Oggi, dopo tante previsioni sbagliate, finalmente la IEA afferma che il  solare fotovoltaico fornisce l’energia più economica che il pianeta  abbia mai conosciuto. Ha compreso che il mondo in cui ci stiamo muovendo  è diverso da come lo immaginavamo, e tutto può cambiare velocemente.
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