Italia al 1° posto nel mondo - AEF

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ITALIA PRIMA NEL MONDO PER L'USO
 
DI ENERGIA SOLARE
 
ATTENZIONE PERO' A NON INVERTIRE LA ROTTA
 
 
 
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Secondo Snapshot of Global PV Markets della International Energy Agency (IEA) il nostro Paese al primo posto al mondo per produzione di energia fotovoltaica rispetto al fabbisogno nazionale.

Tra le 26 nazioni prese in considerazione nessuna riesce infatti ad eguagliare il risultato dell'Italia, che deve al Sole la copertura dell'8% del proprio fabbisogno energetico nel 2015; al secondo posto si trova un altrettanto sorprendente Grecia con il 7,4%, mentre la terza piazza è della Germania con il 7,1%. Confrontare i diversi Paesi in termini percentuali sul fabbisogno e non sulla produzione energetica assoluta è una scelta obbligata dalla necessità di mettere a confronto i diversi casi.

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Bisogna però considerare che la domanda energetica varia da paese a paese. Ad esempio, la Germania ha una produzione di energia fotovoltaica per abitante nettamente più alta rispetto all'Italia (491 contro 308): dal momento che la percentuale tedesca di copertura del fabbisogno energetico derivante dal solare è più bassa della nostra questo significa evidentemente che il fabbisogno per abitante è più alto.





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Il rapporto Snapshot evidenzia anche come la capacità produttiva mondiale del fotovoltaico nel 2015 sia cresciuta di 50 gigawatt. La crescita maggiore è stata registrata in Cina . Infatti è proprio quest'ultima che guida la classifica mondiale con 15,3 "nuovi" GW, pari a poco meno di un terzo dei circa 48 GW di nuovi impianti. A conferma di come l'Asia sia al momento il mercato principale nel fotovoltaico il Giappone ha raggiunto il secondo posto, con 11 GW in più nell'anno appena trascorso. Più stagnante il mercato europeo, nel quale la nazione più attiva è stata il Regno Unito con 3,5 GW in più.




ATTENZIONE PERO'

 
I dati confermano una posizione importante del nostro paese nel campo delle rinnovabili. Ma questi meriti sono dovuti al grande sforzo che è stato fatto tra il 2007 e il 2012 con un picco di produzione nel  2014. Le ultime decisioni prese a livello legislativo rischiano però di frenare quella che era un corsa lanciata verso le fonti rinnovabili proprio nel momento più difficile ovvero quando i costi erano più alti  e il mercato si stava sviluppando . L'impegno deve essere quello di non perdersi ora quando le rese sono maggiori, i costi più contenuti e la linea mondiale va dritta verso l'aumento di produzione con l'installazione di nuovi impianti sempre più avanzati .






 
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