Detrazione fiscale per interventi senza permessi - AEF

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DETRAZIONE FISCALE PER INTERVENTI SENZA PERMESSI

Normativa
La legge che ha introdotto il bonus del 50% (in precedenza l'aliquota era del 36%), la n. 90 del 3 agosto 2013, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 181 del 3 agosto 2013.
Fondamentale rimane che si tratti di interventi su edifici esistenti, quindi risultano esclusi nuove costruzioni ed ampliamenti. Per provare che l'immobile sia esistente è necessario che risulti accatastato o che sia stata presentata domanda di accatastamento.

In cosa consiste
L'incentivo è previsto per interventi compiuti sul patrimonio edilizio esistente esclusivamente a destinazione residenziale e consiste in uno sconto dell'IRPEF pari al 50%.

Chi ne può beneficiare
Beneficiari della detrazione IRPEF sono coloro che effettuano le spese per gli interventi, quindi non solo i proprietari dell'immobile oggetto di ristrutturazione, ma anche i titolari di altri diritti reali, come:
- nudi proprietari o usufruttuari;
- affittuari o comodatari;
- soci di cooperative divise o indivise;
- il promittente acquirente che abbia già registrato il compromesso.
Può usufruire dell'agevolazione anche il familiare convivente del proprietario o del detentore dell'immobile, purchè abbia sostenuto effettivamente le spese.
Inoltre, per i soli edifici condominiali, è possibile detrarre anche le spese per i lavori di manutenzione ordinaria eseguiti sulle parti comuni.

Cosa fare per avere la detrazione
Anzitutto, la condizione necessaria per poter usufruire del bonus fiscale è quello di avere eseguito i pagamenti dei lavori tramite un bonifico bancario parlante.
Un particolare tipo di bonifico, con le seguenti caratteristiche
Chi effettua il bonifico deve essere chi chiede la detrazione
Codice fiscale 
Nella causale va messo il riferimento normativo esatto


Quali sono le categorie
Sinteticamente, possiamo raggruppare in cinque tipologie i lavori e gli interventi che, pur godendo della detrazione 50%, non richiedono da parte del committente l’ottenimento di permessi edilizi.
Per i lavori di attività edilizia libera, per i quali non è previsto alcun titolo è necessario predisporre un'autocertificazione, in cui si indichi la data di inizio dei lavori e si dichiari che i lavori per i quali si chiede la detrazione siano tra quelli agevolabili.
1. Interventi per la cablatura di edifici
I lavori di cablatura, ossia quegli interventi rappresentati dall’insieme dei collegamenti e impianti fisici (cavi, connettori, permutatori, infrastrutture di supporto) che permettono l’interconnessione a livello di rete locale, tipicamente nell’ambito di un edificio o un gruppo di edifici.
2. Abbattimento delle barriere architettoniche
3. Prevenzione incidenti domestici
Gli esempi sono moltissimi: si va dall’installazione di un “salvavita” all’impianto elettrico, alla sostituzione di prese elettriche danneggiate, dal rinnovamento dei tubi del gas all’installazione di dispositivi per la rilevazione precoce di fughe di gas.
4. Sicurezza dell’edificio
Anche i lavori che rientrano del novero della security godono della detrazione 50% e non hanno necessità di nulla osta preventivi. L’installazione di un portoncino blindato d’ingresso, di un sistema di videosorveglianza (tramite la conversione di un normale citofono in un video citofono), l’applicazione alle finestre di vetri anti sfondamento, la predisposizione di sistemi di allarme (anche senza fili), telecamere di sicurezza, cancellate e griglie di protezione, sono tutti esempi di lavori per i quali è possibile richiedere il bonus fiscale.
5. Interventi per il miglioramento della qualità della vita dei portatori di handicap





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