Come risparmiare sulle bollette - AEF

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COME RISPARMIARE SULLE BOLLETTE
DELL'ENERGIA ELETTRICA
 

Il risparmio sulla bolletta dell'energia elettrica, è da sempre un pallino fisso di tutte le famiglie. Infatti, la maggior parte delle persone cerca sempre di ottimizzare i consumi e di non sprecare inutilmente.
Nonostante ciò, è bene precisare che esistono principalmente 3 metodi molto efficaci per risparmiare e fare un uso consapevole dell'elettricità.
Questi tre metodi sono:
  •       utilizzare  elettrodomestici  meno “energivori” e sfruttare le fasce orarie più convenienti;
  •       sostituire tutte le lampadine con quelle a risparmio energetico o meglio ancora con quelle a led
  •       prendere in considerazione il fatto di installare un impianto fotovoltaico presso la propria abitazione


Elettrodomestici meno "energivori"  e fasce orarie 
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E' utile sostituire gli elettrodomestici con altri appartenenti alla classe energetica A+++. Ovviamente non viene chiesto di cambiare tutto, ma quando sarà giunto il momento di rottamare i vecchi apparecchi, è bene scegliere un modello ad alto risparmio energetico.
L'utilizzo di elettrodomestici con classe energetica A+++  in fasce orarie più convenienti darà i suoi frutti, vedendo la bolletta diminuire.
Se prendiamo un qualsiasi bolletta, vedremo che vengono fatturati i consumi in base alle “fasce” e agli “scaglioni”. 
Le fasce, sono degli intervalli di tempo durante la giornata, in cui l'energia elettrica varia di prezzo, infatti:
  • F1: fascia più costosa per le utenze domestiche; la fascia F1 corrisponde al picco di carico della rete e per questo è la fascia più costosa - dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00
  • F2: fascia di costo medio per le utenze domestiche - dalle 7.00 alle 8.00 del mattino e dalle 19.00 alle 23.00. Il sabato va dalle 7.00 del mattino alle 23.00
  • F3: fascia più economica; in fascia F3 la disponibilità di energia sulla rete è molto superiore alla domanda istantanea, per questo motivo i prezzi sono più economici - dal lunedì al sabato alle ore notturne dalle 23.00 alle 7.00 del mattino (La domenica e festivi, invece, è estesa sulle 24 ore).
Questa distinzione vale soprattutto per chi ha una tariffa bioraria ed utilizza l'energia elettrica nelle diverse fasce. Mentre, chi ha una tariffa monoraria paga  lo stesso prezzo in un unica fascia.

Una volta chiarito quali sono le fasce meno dispendiose, andiamo ora a descrivere e fare chiarezza riguardo agli “scaglioni” di consumi annui:
l'Autorità per l'energia e il gas (AEEG) stabilisce trimestralmente i costi dell'energia nei vari scaglioni, nelle varie tariffe e fasce orarie. Questi raggruppamenti rappresentano i kWh/anno consumati:
 
1)          0 - 1800
2)          1801 – 2640
3)          2641 – 4440
4)          > 4441
 
In conclusione:
a) se il consumo presunto annuo è inferiore o uguale a 1800 kwh, tutto viene fatturato nel primo scaglione;
b) se il consumo presunto annuo è compreso tra i 1880 e i 2640 kwh, troveremo solo due scaglioni in bolletta;
c) i kwh saranno ripartiti in bolletta su tre scaglioni di prezzo, per consumi annui tra 2640 e 440 kwh;
d) gli scaglioni saranno quattro solo se si superano, o si presume di farlo, i 4441 kwh annui.


Sostituire tutte le lampadine con quelle a risparmio energetico o meglio ancora con quelle a Led

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Questo metodo è molto efficace, infatti sostituendo tutte le lampadine, si avrà la stessa quantità di luce ma ad un costo inferiore.  Ad esempio, una lampadina tradizionale che assorbe 60W può essere benissimo sostituita con una da 9 W .
Questo ragionamento si può applicare in maniera analoga agli elettrodomestici. Infatti, se si deve sostituire un elettrodomestico è opportuno acquistarne uno di classe energetica A++.

                                                       Di seguito, alcuni esempi di lampadine:
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Installare un impianto fotovoltaico presso la propria abitazione
 Con l'utilizzo di un impianto fotovoltaico domestico si ha la possibilità di autoprodurre parte del proprio fabbisogno in maniera istantanea nelle ore diurne. Con impianti di questo genere infatti, conviene attivare i consumi elettrici nelle fasce diurne, che sono tipicamente le fasce più costose per chi acquista energia in bolletta. Se l'impianto è in funzione e riesce a garantire parte del fabbisogno istantaneo permette di azzerare, in alcuni momenti, i prelievi dalla rete. Inoltre, è sconsigliabile optare per una tariffa flat o tariffe forfettarie fisse mensili proprio perché, nel caso del fotovoltaico, il prelievo dalla rete nei mesi estivi sarà il 70% in meno rispetto ai mesi invernali.
Inoltre, i costi degli impianti e il tempo di rientro dell'investimento sono notevolmente diminuiti cosicché da agevolare il più possibile le utenze interessate.
Per far maggior chiarezza poniamo ad esempio il caso reale di una casa indipendente assumendo le seguenti ipotesi:
  • Contratto di fornitura di 3 kW di potenza e consumo annuale standard di 3600 kWh
     (3 persone) con costo energia 0.20 €
  • Tariffa adottata: D2 residente monoraria (spesa annua di 720 €)
  • impianto da 3 kW di picco, con una produzione stimata di circa 3600 kWh all'anno
  • Abitazione situata in centro Italia
  • Pannelli con esposizione ed orientamento non ottimali
  • Percentuale di autoconsumo del 60%

I restanti kWh prodotti dall'impianto e non direttamente consumati saranno immessi in rete ed il GSE prevede un contributo, (emesso in una o due rate annuali) calcolato mediante una specifica formula. Per l'esempio indicativo abbiamo ipotizzato il contributo pari a 0,15 € a kWh immesso.

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Oltre all'evidente risparmio monetario, si riuscirebbe a raggiungere 
un “target” di scaglione molto basso. Infatti, se prima i consumi della 
propria abitazione rientravano nel terzo o quarto scaglione, con 
il fotovoltaico è possibile abbattere questa soglia arrivando persino 
al primo o secondo scaglione. 

Possiamo quindi affermare che il fotovoltaico, le fasce più convenienti 
e le lampadine giuste, rappresentano una svolta chiave nell'abbattere i 
costi dell'energia elettrica.










Riforma delle tariffe energia elettrica da Gennaio 2016
Dopo la previsione nella legge di Stabilità del canone Rai aggiunto alla bolletta della luce, dal 1° gennaio 2016 prende avvio  la riforma delle tariffe elettriche che interesserà oltre 30 milioni di utenti. Cambierà totalmente l’attuale sistema progressivo delle tariffe, in modo tale che gli importi siano più equi e saranno rapportati ai servizi utilizzati da ogni utente.
 
 
Come si attuerà il cambiamento
Da quando è stato introdotto il sistema progressivo, ovvero 40 anni fa, i consumi di energia elettrica sono sempre stati penalizzati dai costi eccessivi, pertanto gli obiettivi dell’Autorità per l’energia elettrica sono ora quelli di semplificazione, efficienza dei consumi, rapporto più equo dei costi-servizi e trasparenza della bolletta. La riforma delle tariffe elettriche è stata introdotta dalla direttiva europea n. 27/2012 ed è stata recepita dall’Italia con il decreto legislativo n. 102/14 che attribuisce all’Autorità per l’energia l’obbligo di dare attuazione uniformandosi agli altri Paesi europei. Il decreto prevede una graduale modifica da attuare in 3 anni del vigente meccanismo progressivo delle tariffe (ovvero un costo fisso del kwh che aumenta per scaglioni).
 
Cosa cambierà
  • 40% dei costi fissi uguale per tutti:
Quando il processo di trasformazione sarà ultimato, ovvero il 1 gennaio 2018, i costi della bolletta per la fornitura della corrente elettrica (ovvero la tariffa per la distribuzione dell’energia e la tariffa per gli oneri di sistema) che attualmente rappresentano il 40% dei costi in bolletta, diverranno uguali per tutti i contribuenti ed indipendentemente dal numero delle abitazioni possedute. Questo favorirà chi consuma di meno in quanto pagherà un corrispettivo rapportato al servizio utilizzato che non sarà più agevolato, ma dipenderà dai costi effettivi. Chi consuma di più, invece, come le famiglie numerose, o vive in centri non metanizzati, riceverà una riduzione del sovra-costo attualmente pagato.
 
  • Agevolazioni per famiglie bisognose:
Così come fino ad oggi le famiglie con basso reddito hanno diritto al bonus luce, con la riforma delle tariffe anche coloro che si trovano in stato di bisogno, quindi con valore Isee basso, potranno beneficiare di una specie di ‘ammortizzatore’ ovvero un bonus sociale di sconto tra il 20% ed il 50%  che partirà proprio dal 1 gennaio 2016.
 
  •  Efficienza energetica:
La riforma infine consentirà “di liberare il potenziale di installazione di apparecchiature elettriche efficienti come pompe di calore, auto elettriche, piastre a induzione ecc…” oggi frenate degli eccessivi costi di utilizzo per la progressività della tariffa.
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