Bollette Enel 2016 - AEF

Vai ai contenuti


Bolletta Enel

Le nuove tariffe  elettriche 2016: meno consumi, più paghi


[image:image-0]Circa 40 anni fa, quando è stato introdotto l’attuale sistema tariffario per l’energia elettrica, era in corso una crisi petrolifera e si rendeva necessario impostare un programma di austerità energetica, penalizzando chi consumava di più con prezzi progressivi, sussidi incrociati e redistribuzioni tra gruppi di clienti.
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) ha ritenuto questo meccanismo, ormai,  obsoleto e ha deciso di introdurre la nuova bolletta 2.0.
Si tratta di una bolletta provvista da un solo foglio, con tutte le voci di spesa ben evidenziati, un format più semplice e moderno:  quelli che oggi si conoscono come “servizi di vendita” passeranno a chiamarsi spesa per la materia energia/gas naturale, mentre gli attuali servizi di rete saranno la spesa per il trasporto e gestione del contatore.
Nella prima pagina della nuova bolletta luce e gas verrà indicato anche il costo medio unitario del kWh/Smc, come rapporto tra la spesa totale e i consumi fatturati. In più, verranno spiegati quali sono gli oneri di sistema (incentivi alle rinnovabili e assimilati, alle imprese energivore, fondi per la messa in sicurezza delle centrali nucleari o per la ricerca, etc), che attualmente incidono per oltre il 22% sulla spesa finale del cliente tipo servito in maggior tutela.


Le nuove bollette, inoltre, saranno più chiare in casi di ricalcoli e conguagli, evidenziati in un apposito box nella bolletta, e in caso di modifiche dei consumi misurati, ad esempio per errori di fatturazione.
Infine, la bolletta 2.0 sarà disponibile in formato elettronico o cartaceo.

La RIFORMA

La riforma è entrata in vigore a partire dal 1° Gennaio 2016. A partire da quest’anno, infatti, 30 milioni di utenti cominciano a ricevere una nuova tipologia di bolletta che dovrebbe rendere il costo dei servizi «più trasparente ed equo». A conti fatti però le bollette di chi consuma di più risulteranno più leggere e viceversa: in altre parole, meno consumi più paghi.
Il processo di cambiamento sarà graduale e si svolgerà in due step: è partito a Gennaio 2016 e avrà un altro passaggio nel 2017, per arrivare a regime nel 2018.

I PILASTRI

La riforma si basa su due pilastri:
1) l’abolizione della progressività – ossia il meccanismo introdotto 40 anni fa, sopra citato, che fa pagare di più il kWh a chi consuma di più e di meno a chi ha consumi bassi
2) l’introduzione di una componente fissa per tutti gli utenti – i servizi di rete, (cioè i costi pagati per la trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica) che costituiscono il 40 % della bolletta,  verranno spostati sulla parte fissa e verranno pagati per punto di prelievo e per potenza impegnata, non più per kWh consumato.

I CONSUMI

Con il nuovo regime, saranno favorite le famiglie numerose mentre la bolletta sarà più cara per la famiglia tipo, e il rincaro maggiore sarà per i single benestanti.
Vediamo i rincari in base ai consumi. Un utente con consumi molto bassi, 900 kWh, a riforma completata (nel 2018) pagherà ben 117 euro in più rispetto ad adesso su di una bolletta attuale di 260 euro/anno. Nel 2016 la sua bolletta sarà più cara di 20 euro. Un utente con consumi alti, 6000 kWh, l’anno risparmierà nel 2018 quasi 600 euro su una bolletta da circa 1.500 euro. Nel 2016 il risparmio sarà di 160 euro. Il residente con consumi medi, 2.700 KWh/anno, nel 2016 spenderà 9,8 euro in più mentre a fine riforma, nel 2018 la sua bolletta sarà di 19 euro in più.

[image:image-1]

PER LE FAMIGLIE

Per le famiglie a basso reddito l’Autorità ha previsto un «ammortizzatore»: si tratta del bonus sociale di sconto che nel 2016 viene potenziato in modo che le famiglie a basso reddito non ci sia nessun aggravio di spesa. A regime lo sconto dovrebbe essere portato dal 20 fino al 35% della spesa e con un ampliamento della platea.

PER CONCLUDERE..

La riforma delle tariffe dovrebbe incentivare l’installazione di apparecchiature elettriche efficienti, oggi frenate dagli eccessivi costi di utilizzo a causa della progressività del sistema.
In realtà, Più consumi, meno paghi. Perché secondo l’Aeegsi il contenimento dei consumi non è più prioritario in uno scenario di produzione da rinnovabili. 


Torna ai contenuti